Le attuali evidenze suggeriscono come il trattamento con beta bloccanti riduca l'insorgenza di fibrillazione atriale (FA) e conseguentemente di ictus cardioembolico in diversi setting di pazienti, ad esempio in quelli ospedalizzati e sottoposti a chirurgia cardiaca. In questo studio si è valutato se l'assunzione cronica di beta bloccanti potesse prevenire l'insorgenza di FA anche in pazienti affetti da malattia renale allo stadio terminale (ESRD). Analizzando il database taiwanese “Registry for Catastrophic Illness” è emerso come, tra il 1995 ed il 2008, il 41,7% di oltre centomila pazienti dializzati abbia assunto beta bloccanti. I risultati ottenuti hanno mostrato come, in un follow-up medio pari a 1500 giorni, l'incidenza di FA di nuova insorgenza fosse significativamente ridotta nei pazienti trattati con beta bloccanti ed, in particolare, come essa fosse inversamente proporzionale alla durata del trattamento (p per trend...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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