Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Monique L. Anderson del Duke Clinical Research Institute, Durham, USA. Dal momento che i tassi di sopravvivenza dopo arresto cardiaco in ospedale (IHCA) variano significativamente nei vari centri degli Stati Uniti, i ricercatori hanno voluto valutare la variazione della qualità di assistenza con i tassi di sopravvivenza del paziente. Utilizzando i dati dell’American Heart Association ottenuti dal Guidelines–Resuscitation (GWTG-R) program sono stati analizzati 35.283 pazienti di 18 o più anni con IHCA trattati in 261 ospedali degli Stati Uniti a partire dal 1° gennaio 2010, al 31 dicembre 2012. E’ stato calcolato un punteggio per ogni IHCA utilizzando 5 variabili ricavabili dalle raccomandazioni dalle linee guida. I punteggi sono stati calcolati per tutti i pazienti, aggregati a...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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