L'effetto del controllo glicemico intensivo da solo o come parte di un intervento multifattoriale sugli outcomes cardiovascolari e di mortalità non è del tutto chiaro. Non è nemmeno chiara l'interazione fra durata del diabete ed outcomes cardiovascolari e mortalità. Questa metanalisi è stata condotta per quantificare l'effetto del trattamento intensivo (cioè la riduzione intensiva della glicemia sia da sola sia come parte integrante di un intervento multifattoriale) su infarto cardiaco non-fatale (IM), ictus non fatale, mortalità da malattia cardiovascolare (CV) e da tutte le cause nei pazienti con diabete di tipo 2. Un obiettivo secondario è stato quello di indagare l'associazione tra l'effetto del trattamento e alcune caratteristiche come l'età media, la durata del diabete di tipo 2, la percentuale di maschi e il tasso di eventi di base. Sono stati inclusi nella metanalisi 19 studi randomizzati: 16 esaminavano IM non fatale (n = 79 595), 14 ictus non fatale (n = 78 568), 18 mortalità cardiovascolare (n = 83.938) e 18 mortalità da tutte le cause (n = 84.266). Rispetto al trattamento standard, il trattamento intensivo ha ridotto il rischio di IM non fatale [risk ratio (RR) 0,90, 95% intervallo di confidenza (IC) 0,83-0,96], ma non di ictus non fatale (RR 0.96 , 95% CI 0,86-1,07), di mortalità CV (RR 1.00, 95% CI 0,90-1,11) o di mortalità da tutte le cause (RR...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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