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Anche per i NAO non bisogna sottovalutare l’impatto prognostico della non-aderenza

Fonte: J Am Heart Assoc 2016; 5:e003074.

E’ un contributo di prim’ordine quello fornito da questo ampio ed elegante studio pubblicato in febbraio sul Journal of American Heart Association che, utilizzando un database assicurativo americano su oltre 64.000 pazienti che hanno iniziato una terapia anticoagulante tra il 2010 e il 2014, 59% warfarin, 6% apixaban, 16% dabigatran e 19% rivaroxaban, ha calcolato la non-aderenza, calcolata sulla base delle prescrizioni e delle confezioni ritirate dalla farmacia, sia per il warfarin che per i NAO e l’ha correlata con il rischio di stroke e l’eventuale risparmio di eventi emorragici. Il follow-up è stato di 1,1 anni. Il primo dato preoccupante riguarda la percentuale di soggetti con una copertura del farmaco superiore all’80% dei giorni considerati che per il warfarin è solo del 40%, ma che è bassa anche per i NAO: 46% per dabigatran, 47% per rivaroxaban e 52% per...continua a leggere

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