Sebbene i farmaci antipertensivi siano stati ampiamente studiati per ridurre il rischio cardiovascolare nei pazienti ad elevato rischio, ossia quelli con valori di PA >160 mmHg, il loro ruolo sulle persone a rischio intermedio con valori inferiori di PA resta poco chiaro. Gli investigator del trial HOPE-3, hanno arruolato 12.705 partecipanti (54% uomini; età media 65.7anni) da 228 centri in 21 paesi. Dopo una prima fase di 4 settimane durante le quali i pazienti ricevevano sia terapia antipertensiva (candesartan 16mg/ idroclortiazide 12,5mg/die) che ipolipemizzante (rosuvastatina 10mg/die), tutti sono stati randomizzati a candesartan/idroclortiazide (n=6.356) versus placebo (n=6.349). Il follow-up è stato condotto a 6 settimane, 6 mesi e continuato ogni 6 mesi. La popolazione dello studio era alquanto eterogenea: 29% cinese, 27% ispanica, 20% bianca, 20% asiatica, 2% nera, 2%...continua a leggere