In questo studio sono stati comparati gli effetti ottenuti mediante somministrazione e.v. di metroprololo in 398 soggetti affetti da fibrillazione atriale con rapida risposta ventricolare (FC ≥ 120 bpm) in trattamento già stabile con b-bloccanti (n° 316) o b-bloccanti-naive (n° 82). I risultati ottenuti hanno mostrato come la percentuale di pazienti in cui si verificava una significativa riduzione della frequenza ventricolare, intesa come un decremento del 20% o FC < 100 bpm, fosse pari al 56.1% nel secondo gruppo e al 42.4% nel primo. In conclusione, l’infusione di metoprololo consente di ridurre la frequenza ventricolare in soggetti affetti da fibrillazione atriale. Tuttavia, probabilmente per lo sviluppo di “tolleranza” verso questa classe farmacologica, è più facile ottenere tale controllo in pazienti b-bloccanti-naive.
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