È noto come i pazienti affetti da insufficienza renale in trattamento emodialitico sviluppino nel tempo una condizione di insufficienza cardiaca. In questo studio sono stati comparati i tassi di mortalità a 5 anni per tutte le cause in pazienti ultratrentacinquenni, cronicamente sottoposti a dialisi ed affetti da insufficienza cardiaca di nuova insorgenza trattata con un β-bloccante (carvedilolo, bisoprololo o metoprololo) o gestita senza l’utilizzo di β-bloccanti. I risultati ottenuti hanno mostrato come il tasso di mortalità fosse pari al 54.5% nel primo gruppo e al 70.3% nel secondo gruppo (p<0.001). Pertanto, la terapia con β-bloccanti, associandosi ad un decremento del tasso di mortalità in soggetti dializzati affetti da insufficienza cardiaca, sembra rappresentare una scelta obbligatoria nel trattamento di tale patologia.
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