Resta poco chiaro il rischio di un'ulteriore emorragia intracranica (ICH) rispetto ai benefici nella riduzione del rischio di ictus con l'assunzione di farmaci anticoagulanti orali per i pazienti affetti da fibrillazione atriale con una storia di emorragia intracranica. Si è pertanto cercato di comprendere i rischi ed i benefici nei pazienti con fibrillazione atriale ed anamnesi positiva per ICH, precedentemente trattati con warfarin o antiaggreganti piastrinici rispetto alle terapie antitrombotiche. Questo studio ha utilizzato il database National Health Insurance Research in Taiwan: sono stati identificati 307 640 pazienti con fibrillazione atriale e CHA2DS2-VASc score ≧ 2, di cui 12.917 pazienti con una storia di emorragia intracranica che sono stati assegnati a tre gruppi, ovvero, nessun trattamento, in terapia antiaggregante, e in trattamento con warfarin. Tra i...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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