CardioLink Scientific News - Giornale telematico di informazione medico scientifica

Overdose intenzionale di dabigatran
Fonte: Clinical Toxicology 2016;54:286-289.

Come è noto, il dabigatran si lega in maniera specifica sul sito attivo della trombina (sia di quella libera, sia di quella legata al trombo), bloccando quindi la trasformazione del fibrinogeno in monomeri di fibrina e fibrinopeptidi. L’effetto massimo del dabigatran si verifica 2-3 ore dopo la somministrazione, e l’emivita del farmaco è di 12-14 ore nei pazienti con velocità di filtrazione glomerulare (VFG) > 80 ml/min, e di 18 ore nei pazienti con VFG 30-50 ml/min. E’ noto che un aPTT > 80 secondi a 12 ore dalla somministrazione di dabigatran è indicatico di aumentato rischio di sanguinamento, e che l’activated clotting time (ACT) correla con i livelli ematici del farmaco. I livelli plasmatici previsti di dabigatran sono di circa 100-400 ng/ml al picco, e di circa 20-150 ng/ml alla ‘valle’ (‘through’). Non esistono molti dati in letteratura sugli effetti di un’overdose intenzionale di dabigatran, anche in relazione ai livelli ematici raggiunti ed al miglior modo di monitorare questi pazienti. Uno studio di Vlad e coll. ha descritto due casi di overdose intenzionale di dabigatran. Il primo di questi casi, una donna di 55 anni, sana e non trattata con alcun farmaco, è stata ricoverata 2 ore dopo avere ingerito 10 compresse da 150 mg di dabigatran insieme ad un abbondante quantità di alcool. All’arrivo in Pronto Soccoro la paziente era sedata e sonnolenta, i livelli plasmatici di dabigatran...continua a leggere

VUOI ESSERE SEMPRE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CARDIOLOGIA E DIABETOLOGIA?
Iscriviti gratuitamente e ricevi le news di CardioLink direttamente nella tua e-mail

Inserisci qui sotto il tuo indirizzo e-mail

Leggi l'articolo completo su CardioLink Scientific News

ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS

VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA