La fibrillazione atriale ad insorgenza post-cardiochirurgica è associata ad un aumento dei tassi di mortalità, complicanze e ricoveri. Nei pazienti con fibrillazione atriale post-operatoria che si trovano in condizioni stabili, è controverso quale sia la migliore strategia di trattamento iniziale: se sia più efficace agire sul controllo della frequenza cardiaca o del ritmo. I pazienti con nuova insorgenza di fibrillazione atriale postoperatoria sono stati assegnati in modo casuale a sottoporsi o controllo della frequenza o a controllo del ritmo. L'end point primario era il numero totale di giorni di ricovero in ospedale entro 60 giorni dopo la randomizzazione. La fibrillazione atriale postoperatoria si è osservata in 695 dei 2109 pazienti (33,0%) che sono stati arruolati prima dell'intervento; di questi pazienti, 523 sono stati sottoposti a randomizzazione. Il numero totale di giorni di degenza...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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