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Effetti antitrombotici (?) per i beta bloccanti
Fonte: Pharmacol Rep. doi: 10.1016/j.pharep.2015.03.008 - 67(5):1041-7.

I beta bloccanti di terza generazione, quali nebivololo e carvedilolo, favoriscono l’effetto vasodilatante del monossido di azoto (NO). Nello studio in esame vengono analizzale le capacità di tali farmaci nell’indurre effetti antitrombotici PGI2-mediati in ratti normotesi. Nebivololo e carvedilolo, ma non atenololo o labetalolo, risultano in grado di determinare una risposta antitrombotica dose-dipendente in ratti con trombosi coronarica in atto. Gli inibitori della ciclo ossigenasi 2, rofecoxib ed indometacina, sopprimono tale risposta. Né nebivololo né carvedilolo alterano l’aggregazione piastrinica in vitro, tuttavia entrambi mediano una vasodilatazione NO-dipendente del distretto coronarico, non legata all’azione sugli adrenorecettori beta2. Per la prima volta viene quindi dimostrato come nebivololo e carvedilolo, indipendentemente dal blocco del recettore beta adrenergico, medino in vivo...continua a leggere

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