Per definire in maniera uniforme gli endpoint emorragici dei trial cardiovascolari è stata proposta la scala Bleeding Academic Research Consortium (BARC), che deve essere tuttavia ancora validata su grandi numeri di eventi. Il presente studio ha analizzato i dati relativi a 12.944 pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST (trattati con strategia invasiva precoce oppure no), e seguiti in follow-up per una mediana di 502 giorni, andando a studiare la correlazione fra le emorragie classificate secondo la scala BARC e la mortalità, e a confrontare il valore prognostico di questa scala con il valore prognostico di 2 sistemi di classificazione delle emorragie già validati: TIMI (Thrombolysis In Myocardial Infarction) e GUSTO (Global Use of Strategies to Open Occluded Arteries). L’analisi dei dati ha documentato che emorragie non...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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