Nell’ambito delle sottoanalisi pubblicate sul rischio emorragico nei pazienti trattati con NAO è interessante questa di Majeed et al che hanno considerato i due studi RECOVER I e II in cui 2.553 pazienti hanno assunto dabigatran e 2.554 warfarin nel trattamento del tromboembolismo venoso per un follow-up medio di 164 giorni. E’ interessante, e non scontato, rilevare che dabigatran ha ridotto in maniera significativa il rischio di emorragie totali del 30% (IC 0.61-0.79) e di emorragie maggiori e clinicamente rilevanti del 38% (0,50-0.76). Il rischio di emorragie maggiori è ridotto del 40% nella fase double dummy e del 27% nell’intero studio, ma, a causa della bassa incidenza di eventi, non raggiunge la significatività statistica. Il rischio emorragico aumenta significativamente con l’età avanzata, la funzione renale ridotta, l’etnia asiatica e la concomitante terapia antiaggregante in entrambi i gruppi. La riduzione...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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