Durante il trattamento con NAO non è possibile stimare come si modifichi il rischio embolico nel tempo. A questo proposito i ricercatori del RELY hanno pubblicato questa interessante analisi sul ruolo del monitoraggio seriato del D-dimero e del fattore VIIa e la loro capacità di predire stroke, morte cardiovascolare e sanguinamenti maggiori in 2.567 pazienti. Il D-dimero basale correla con tutti i tre end point considerati e risulta che, aggiunto agli score classici, aumenta la predittività degli eventi futuri. Durante lo studio i pazienti trattati con dabigatran hanno riportato una maggiore riduzione del D-dimero rispetto a quelli trattati con warfarin, mentre il fattore VII attivato era maggiormente ridotto dal warfarin. Gli Autori suggeriscono che questo comportamento del dabigatran, che determina una riduzione marcata del D-dimero senza interferire sul fattore VII attivato, possa in parte...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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