Non sono state identificate differenze dovute alla razza e al sesso, nell’infarto miocardico silente (SMI). Questo studio ha incluso 9.498 pazienti già reclutati per lo studio ARIC, non affetti da malattia cardiovascolare in basale (visita-1; 1987-1989). L’infarto miocardico silente, incidente, è stato definito con i seguenti parametri: evidenza di segni di infarto miocardico all’ECG, senza infarto clinicamente documentato (CMI) dopo la baseline fino alla visita 4 dello studio ARIC (1996-1998). Sono state accertate la malattia coronarica (CHD) e tutte le cause di morte iniziando dalla vista 4 ARIC fino al 2010. Nel corso di un follow-up mediano di 8,9 anni, 317 (3,3%) i partecipanti hanno sviluppato SMI, mentre 386 (4,1%) hanno sviluppato CMI. I tassi di incidenza sia di SMI e CMI erano più alti negli uomini (5,08 e 7,96 per 1000 persone anno, rispettivamente)...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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