L’intervento coronarico percutaneo e i farmaci antitrombotici riducono il rischio di eventi ischemici e migliorano la prognosi dei pazienti con sindromi coronariche acute. Tuttavia questo beneficio va a scapito di un aumentato sanguinamento. Il sanguinamento sia durante il ricovero, sia dopo la dimissione è associato ad un aumentato rischio di morte. Studi osservazionali, infatti, hanno dimostrato che l’emorragia è dannosa come la ricorrenza di infarto del miocardio. Per tale motivo il rischio di sanguinamento deve essere considerato nei trial clinici. E' stato proposto di standarizzare la scala di sanguinamento BARC così da poterla utilizzare nei trial con end point cardiovascolari. Per questo è stato necessario validarla in un ampia coorte di pazienti. In questo studio è stato indagato il rapporto tra sanguinamento, definito secondo la classificazione BARC...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA