Le apnee del sonno sono comuni nei pazienti con insufficienza cardiaca e in altre malattie cardiovascolari, e sono associate a una prognosi negativa. Studi precedenti hanno dimostrato che la stimolazione del nervo frenico può provocare la contrazione del diaframma simile a quella durante una normale respiro, senza disturbare il sonno del paziente. Pertanto la dott.ssa Maria Rosa Costanzo dell’Heart Institute di Naperville USA ha esaminato la sicurezza e l’efficacia di un dispositivo dotato di due cavi: uno che rileva se il paziente respira e un altro che stimola il nervo frenico (il dispositivo è, inoltre, in grado di rilevare la posizione del paziente, e quindi di funzionare solo quando il paziente è addormentato in una posizione reclinata). Sono stati studiati 151 pazienti con un indice di apnea-ipopnea (AHI) ≥ 20, ognuno dei quali gli è stato impiantato il dispositivo e sono stati...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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