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FA E PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO ARTERIOSO

Dati attuali e prospettive future. Disponibile anche l’App NAO ANMCO per aiutare la corretta prescrizione.

La Fibrillazione Atriale (FA) rappresenta il più comune disordine del ritmo cardiaco. La sua incidenza nella popolazione generale varia tra lo 0.85-4.1 per 1.000 persone-anno, con un aumento progressivo legato all’aumentare dell’età1. I pazienti con FA hanno un aumentato rischio di morte cardiovascolare e di mortalità per tutte le cause rispetto agli individui senza tale aritmia2. Gli eventi tromboembolici rappresentano la principale complicanza legata alla FA, in particolare lo stroke ischemico3-4. Il rischio di stroke non è omogeneo nei pazienti con FA, ma è aumentato dalla concomitante presenza di fattori di rischio come il pregresso stroke/attacco ischemico transitorio (TIA), l’ipertensione arteriosa, la disfunzione ventricolare sinistra, il diabete e l’aumentare dell’età5, e può variare dallo 0% nei pazienti a basso rischio fino ad arrivare all’8% annuo in quelli identificati come ad alto rischio6. La prevenzione dello stroke è, perciò, uno degli obiettivi principali del trattamento dei pazienti con FA e la terapia anticoagulante orale è attualmente considerata l’opzione terapeutica più efficace per la prevenzione degli eventi cerebrovascolari. Studi clinici randomizzati hanno dimostrato che una “anticoagulazione” con...continua a leggere

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