Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Emily M. Bucholz della Yale School of Medicine, Connecticut, USA. I pazienti sottopeso sono a più alto rischio di morte dopo infarto miocardico acuto (IMA) rispetto ai pazienti di peso normale; tuttavia, non è chiaro se questo dato è da correlare con fattori confondenti a causa della cachessia o di altri fattori associati con basso indice di massa corporea (BMI). Pertanto i ricercatori hanno voluto valutare il rischio CV globale in rapporto alla fragilità e alle comorbidità per spiegare la maggiore mortalità dopo IMA nei pazienti sottopeso, e valutare il rapporto tra sottopeso e mortalità osservata anche nei pazienti con IMA con perso normale in assenza di significative malattie croniche e cachessia. Sono stati quindi analizzati i dati del Cooperative Cardiovascular Project, studio di coorte su pazienti ospedalizzati...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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