Le attuali linee guida raccomandano l'isolamento della vena polmonare mediante ablazione con catetere come trattamento per la fibrillazione atriale parossistica farmaco-refrattaria. L’ablazione con radiofrequenza è il metodo più comune, e la crioablazione è la seconda tecnologia più frequentemente utilizzata. Abbiamo condotto uno studio multicentrico, randomizzato per commprendere se la crioablazione si mostrava non inferiore all’ ablazione con radiofrequenza nei pazienti sintomatici con fibrillazione atriale parossistica farmaco-refrattaria. L'end point primario di efficacia in uno studio time-to-event, è il primo fallimento clinico documentato (recidiva di fibrillazione atriale, comparsa di flutter atriale o tachicardia atriale, l'uso di farmaci antiaritmici, necessità di ripetere l'ablazione) dopo 90 giorni dall’ ablazione. Il limite di non-inferiorità è...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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