L’uso di beta bloccante nel post-infarto si associa a un marcato beneficio prognostico. E’ stato tuttavia suggerito un legame tra trattamento beta bloccante e comparsa di depressione, che potrebbe limitarne l’uso in pazienti vulnerabili. Per verificare questa ipotesi sono stati analizzati i dati di due registri prospettici multicentrici statunitensi, valutando le modificazioni dei sintomi da depressione a 1, 6 e 12 mesi dopo ricovero per infarto in pazienti naïve al trattamento beta bloccante confrontati con pazienti non sottoposti a trattamento beta bloccante. E’ stato utilizzato a tale scopo il questionario PHQ-8. Sono stati inclusi 3.470 pazienti, 3.190 dei quali (91.9%) erano stati avviati a nuovo trattamento beta bloccante e 280 (8.1%) no. Lo score PHQ-8 è risultato basalmente più elevato nei soggetti non avviati a trattamento beta bloccante. Si è poi osservato, in entrambi i gruppi, una riduzione progressiva dello score a...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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