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Gli antagonisti della vitamina K sono ben tollerati nella vita reale, e le influenze del paziente e i fattori correlati al trattamento sono molto limitati sulla percezione di tali farmaci
Fonte: Hilde A.M. Kooistra - Circ Cardiovasc Qual Outcomes 2016; DOI:10.1161/CIRCOUTCOMES.115.002612. Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Hilde A.M. Kooistra della University of Groningen, Olanda. Essendo l’uso degli antagonisti della vitamina K (AVK) impegnativo, perché necessitano di un monitoraggio ematico frequente e un dosaggio complesso,  molti pazienti e medici sono riluttanti ad utilizzarli. Tuttavia, non è chiaro se l'uso degli VKA in realtà abbassa la qualità della vita, pertanto i ricercatori hanno voluto determinare nei pazienti con fibrillazione atriale l'impatto di una terapia con VKA sulla qualità della vita e analizzare la correlazione tra paziente e le caratteristiche di trattamento e la percezione degli AVK. In una coorte prospettica di 807 pazienti in trattamento con VKA (240 che stanno iniziando la terapia e 567 pazienti già in trattamento), è stata valutata la qualità generale della vita e la percezione...continua a leggere
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