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L’aumento nel tempo della troponina cardiaca T ad alta sensibilità è suggestiva di danno miocardico progressivo ed è indipendentemente associata con una incidenza di malattia coronarica, morte per tutte le cause e per episodi di insufficienza cardiaca

Fonte: McEvoy JW - JAMA Cardiol 2016; COI:10.1001/jamacardio.2016.0765. Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da McEvoy JW, della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, Baltimore, USA. La troponina cardiaca T ad alta sensibilità (hs-cTnT) è un biomarker di rischio cardiovascolare e potrebbe essere presto approvato negli Stati Uniti per l'uso clinico, tuttavia, dal momento che i dati sulla hs-cTnT che la correlano ad un prognosi a lungo termine sono limitati, soprattutto in contesti di prevenzione primaria, i ricercatori hanno voluto esaminare l'associazione tra cambiamento in 6 anni di HS-cTnT con eventi coronarici (CHD), insufficienza cardiaca (HF), e mortalità per tutte le cause. Lo studio prospettico di coorte, osservazionale, eseguito dal 1° gennaio 1990 al 31 dicembre 2011, ha incluso 8.838 partecipanti dell’Atherosclerosis Risk in Communities Study che erano inizialmente privi di CHD e...continua a leggere

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