L’insufficienza mitralica si associa a un rimodellamento ventricolare che conduce a scompenso cardiaco. Poiché l’attivazione neuro-umorale osservabile nell’insufficienza mitralica severa è simile a quella rilevabile nello scompenso, è possibile ipotizzare un effetto favorevole del trattamento beta bloccante anche nell’insufficienza mitralica. Lo studio ha arruolato 100 pazienti con insufficinezxa mitralica cronica di natura reumatica, randomizzati a metoprololo (48 pazienti, dose 37±13.5 mg/die) o a nessuna terapia beta bloccante (52 pazienti). Dopo 3 mesi il trattamento beta bloccante è risultato associato ad un miglioramento significativo della classe NYHA (1.97 vs 2.35), del BNP (141 vs 207 pg/ml) del volume telediastolico (101 vs 128 ml/m2) e telesistolico (35.9 vs 51.3 ml/m2), dello stress telesistolico ventricolare sinistro (81.1 vs 93.3 dyn/cm2), della massa ventricolare sinistra (122 vs 154 gm/m2)...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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