In questo studio sudcoreano sono stati messi a confronto in maniera retrospettiva i dati relativi a 188 pazienti con angina variante e con morte cardiaca improvvisa abortita (MCIA) e i dati relativi a 1844 pazienti con angina variante senza MCIA, seguiti presso 13 centri cardiologici differenti fra il marzo 1996 e il settembre 2014, avendo come endpoint primario la morte cardiaca. Sono risultati predittori della presentazione dell’angina variante come MCIA: età (odd ratio [OR]: 0,980 per incrementi di 1 anno), ipertensione (OR: 0,51), dislipidemia (OR: 0,38), storia familiare di morte cardiaca improvvisa (OR: 3.67), spasmo multivasale (OR: 2,06) e spasmo dell’arteria discendente anteriore (OR: 1,40). A un follow-up mediano di 7,5 anni, l’incidenza di morte cardiaca è risultata significativamente superiore nei pazienti con MCIA (24,1 per 1000 anni-paziente vs. 2,7 per 1000 anni-paziente; hazard ratio [HR]...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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