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Elevati livelli di acido urico sono correlati allo stato di “non Dipper” in pazienti ipertesi
Fonte: Ahbap E et al. - Clin Exp Hypertens. 2016 Jul 8:1-9. [Epub ahead of print].

L’associazione tra iperuricemia e rischio cardiovascolare è oggetto di numerosi studi negli ultimi anni. Lo scopo di questo studio era di valutare i livelli di acido urico, dei principali marker infiammatori [proteina C-reattiva (CRP), neutrophil-to-lymphocyte ratio (NLR), and platelet-to-lymphocyte ratio (PLR)] and mean platelet volume (MPV), in pazienti ipertesi con o senza malattia renale cronica (CKD) rispetto al ritmo circadiano della pressione arteriosa.Sonos tati arruolati 432 pazienti ipertesi con (n = 340) o senza (n = 92) CKD ed è stata ricercata la correlazione dei livelli sierici di acido urico con i marcatori infiammatori (CRP, PLR, NLR) con lo stato di “non dipper”. Lo stato “non dipper” è stato osservato nel 65,2% e il 79,7% dei pazienti non-CKD e CKD, rispettivamente. All’analisi di regressione logistica multivariata l’uricemia (OR, 2.69; 95% CI, 1,60-4,52; p =...continua a leggere

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