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Dispositivi impiantabili e non per la diagnosi e follow up della Fibrillazione atriale

Il monitoraggio continuo del ritmo cardiaco come strumento diagnostico indispensabile per la gestione clinica della fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale (FA) e’ l’aritmia piu’ comune nella pratica clinica ed e’ associata ad un incremento della morbidita’ e mortalita’ con un impatto economico nel sistema sanitario correlato principalmente alle complicanze tromboemboliche. E’ un dato di fatto che le ricorrenze di FA, soprattutto se decorrono in modo asintomatico, rappresentano un rischio di tromboembolismo cerebrale o periferico per il paziente. Infatti, un numero elevato di pazienti con ictus sono affetti da FA non riconosciuta. Gli episodi asintomatici sono molto frequenti e si presentano sia in pazienti con precedente storia clinica di FA sia in pazienti senza precedenti eventi aritmici. Per tale motivo, e’ indispensabile una diagnosi precoce di tale aritmia indipendentemente dalla presenza di sintomi. Riconoscere e diagnosticare la FA in maniera efficace, infatti, costituisce lo strumento più potente a disposizione per la prevenzione degli stroke e delle sue conseguenze cliniche.

DISPOSITIVI NON IMPIANTABILI
A causa della scarsa correlazione tra sintomi e episodi di FA, un monitoraggio intermittente del ritmo cardiaco porta inevitabilmente ad una sottostima della FA con la probabilità, quindi, di decisioni inappropriate sull’anticoagulazione o di una valutazione errata del successo della...continua a leggere

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