Le apnee ostruttive durante il sonno sono associate ad un aumentato rischio di eventi cardiovascolari; se il trattamento con pressione positiva continua (CPAP) impedisca importanti eventi cardiovascolari è incerto. Dopo un periodo di run-in di 1 settimana durante la quale i partecipanti hanno utilizzato una finta CPAP, 2.717 adulti tra i 45 ei 75 anni di età affetti da moderata-severa apnea ostruttiva nel sonno e malattia coronarica o cerebrovascolare, sono stati assegnati in maniera random a ricevere trattamento con CPAP più cura medica (gruppo CPAP) o terapia medica da sola (gruppo di controllo).L'end point primario composito era rappresentato da morte per cause cardiovascolari, infarto miocardico, ictus o ospedalizzazione per angina instabile, scompenso cardiaco, o attacco ischemico transitorio. Gli endpoint secondari comprendevano altri esiti cardiovascolari, la qualità di vita, i sintomi (russamento), sonnolenza...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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