Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Ziad Hijazi, dell’univerità di Uppsala, Svezia. Partendo dal presupposto che l’insufficienza renale conferisce un aumentato rischio di ictus, sanguinamento e morte nei pazienti con fibrillazione atriale e dal momento che si sa poco sull'efficacia e la sicurezza dell’Apixaban in relazione ai cambiamenti della funzionalità renale nel corso del tempo, i ricercatori hanno voluto valutare le variazioni della funzione renale nel corso del tempo e le loro interazioni con la prognosi nel corso di una media di 1,8 anni di follow-up nei pazienti con fibrillazione atriale randomizzati ad apixaban vs warfarin. Il trial ARISTOTLE ha randomizzato di 18.201 pazienti con fibrillazione atriale ad apixaban o warfarin e di questi 16.869 hanno eseguito misurazioni seriali della creatinina. Il peggioramento della funzione renale...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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