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La maggior parte dei pazienti ospedalizzati per un nuovo episodio di insufficienza cardiaca non viene sottoposto ad un test invasivo o non invasivo per valutare l’eventuale origine ischemica dello scompenso sia durante il ricovero che entro 90 giorni
Fonte: Darshan Doshi, MD, MS - J Am Coll Cardiol. 2016;68(5):450-458. doi:10.1016/j.jacc.2016.05.060.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Doshi D della Columbia University, New York. Sebbene la cardiopatia ischemica (CAD) è la causa più comune di insufficienza cardiaca (HF), tuttavia non è ben noto quanti pazienti con HF di nuova insorgenza effettivamente sono sottoposti ad una tale valutazione. Pertanto i ricercatori hanno voluto analizzare i test di valutazione per CAD nei pazienti con nuova insorgenza di HF. Lo studio di coorte retrospettivo ha utilizzato il Truven Health MarketScan Commercial and Medicare databases dal 2010 al 2013. La presenza di test non invasivi e invasivi per CAD eseguiti durante l'ospedalizzazione o entro 90 giorni dal ricovero sono stati esaminati nei pazienti con nuova diagnosi di HF. Tra  i 67,161 pazienti in cui è stata diagnosticata una HF durante un ricovero ospedaliero, solo il 17,5% è stato...continua a leggere

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