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TIA e stroke non si riducono: dobbiamo cercare di scoagulare più pazienti che hanno l’indicazione!
Fonte: Chamberlain AM et al. JAHA 2016; 5: e003408 .

Chamberlain et al hanno recentemente pubblicato i risultati provenienti dalla contea di Olmstead, quella della Mayo Clinic, sull’incidenza di TIA e stroke nel decennio 2000-2010 che è stata del 10% sui 3247 pazienti con fibrillazione atriale nota seguiti per un follow-up medio di 4.6 anni. L’incidenza di nuovi casi di TIA/stroke per anno è stata di 2.1%, e quella solo di stroke per anno di 1.5%. Gli Autori sottolineano che, dopo aver osservato un calo continuo nell’incidenza dello stroke nei decenni precedenti, ora ci troviamo di fronte ad un plateau, infatti, preso come riferimento il dato del triennio 2000-2003, nei due trienni successivi l’incidenza di TIA/stroke è stata la stessa. La riduzione degli stroke osservata dagli anni ’80 in poi è legata alla diffusione della terapia anticoagulante orale che era utilizzata solo nel 9% dei soggetti con FA del periodo ’80-’84 ed è salita al 50% nel decennio...continua a leggere

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