Le Linee Guida sulla fibrillazione atriale 2016, presentate al recente Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC), hanno nuovamente ribadito l’importanza della terapia anticoagulante orale per la prevenzione dello stroke. I nuovi anticoagulanti (NAO) sono diventati il gold standard della terapia (classe IA) nei pazienti affetti da fibrillazione atriale non valvolare (FANV) (Figura 1). Nel corso del congresso sono stati presentati numerosi studi ed update riguardanti l’edoxaban, nuovo inibitore diretto del fattore Xa che, ora è prescrivibile anche in Italia. Lo studio ENGAGE AF-TIMI 48 (Effective aNticoaGulation with factor xA next GEneration in Atrial Fibrillation trial: Thrombolysis In Myocardial Infarction study 48), già pubblicato, aveva dimostrato la sicurezza di edoxaban rispetto a warfarin: in questo trial randomizzato, in doppio cieco, 21.105 pazienti affetti da fibrillazione atriale e a rischio moderato-alto di eventi tromboembolici erano stati randomizzati a terapia con edoxaban (60 mg o 30 mg a seconda delle caratteristiche cliniche del paziente, in monosomministrazione giornaliera) o warfarin. Lo studio si è concluso dopo un follow-up medio di circa 2.8 anni e...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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