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Betatrofina: un nuovo potenziale biomarcatore di funzione beta-cellulare e di autoimmunità nel diabete
Fonte: Congresso EASD 2016.

La betatrofina, un ormone scoperto nel 2012, prodotto nell’uomo dal fegato e forse anche dal tessuto adiposo sta attirando l’attenzione sia come biomarcatore precoce di malattia, ma forse anche come molecola per la cura del diabete mellito, sia tipo 1 che 2, poiché potenzialmente in grado di stimolare la formazione di nuove cellule produttrici di insulina. Studi condotti su modelli animali suggeriscono che la betatrofina è in grado di indurre anche la replicazione delle cellule beta-pancreatiche, attraverso meccanismi ancora non noti. Il diabete mellito, con le sue complicanze, è uno dei maggiori problemi sanitari dei Paesi economicamente evoluti e la sua prevalenza è in continuo aumento, al punto da indurre gli esperti a parlare di epidemia mondiale di diabete. La malattia nei primi anni è spesso asintomatica e non di rado, la diagnosi viene posta in occasione di ricoveri per complicanze già in atto. Nel corso dell’ultimo decennio le...continua a leggere

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