Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Ryan J. Piers della Boston University, Massachusetts. Anche se l'aumento del rischio di ictus e di deterioramento cognitivo associato a fibrillazione atriale (FA) è ben documentato, tuttavia, vi è una scarsa conoscenza sulla relazione tra FA e morfologia cerebrale. Pertanto i ricercatori hanno voluto valutare l'associazione tra FA e il volume cerebrale mediante risonanza magnetica. Lo studio ha incluso i partecipanti affetti da ictus cerebri e senza demenza che hanno partecipato al Framingham Heart Study offspring cohort 7th examination cycle (1999–2005) e sottoposti a risonanza magnetica. E’ stata esaminata l'associazione tra FA e volume del cervello (volume totale cerebrale, volume del lobo frontale, volume del lobo temporale, volume del corno temporale, volume dell'ippocampo e volume della sostanza...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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