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I dati olandesi sull’utilizzo del dabigatran nel mondo reale confermano il suo elevato profilo di sicurezza
Fonte: Korenstra J et al. Europace 2016; 18: 1319-27.

Dopo una serie di pubblicazioni sul ruolo prognostico del dabigatran nel trattamento della fibrillazione atriale (FA) nel contesto clinico nordamericano, dati condizionati dal fatto che negli Stati Uniti è disponibile solo il dosaggio di 150 mg, finalmente stanno arrivando anche analisi europee come questa olandese in cui con la tecnica del propensity score sono stati selezionati 766 pazienti di cui 383 trattati con dabigatran (231 con dosaggio 150 mgx2 e 152 con110 mgx2),  e 383 con acenocumarolo. I pazienti avevano un rischio annuale di stroke o embolie sistemiche, stimato secondo il CHA2DS2VASc, di 3.5% per anno e sono stati seguiti per un follow-up medio di 1.5 anni. Il trattamento con dabigatran e warfarin ha ridotto il rischio di stroke o embolie sistemiche annuale allo 0.8% e 1% rispettivamente, senza differenze significative, mentre il rischio di emorragie maggiori, che era stato stimato sulla base...continua a leggere

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