Queste sono le conclusioni dello studio coordinato da Javed Butler della Stony Brook University di Atlanta. Nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta gli antagonisti recettoriali dei mineralcorticoidi ad alte dosi possono ridurre la congestione attraverso le loro proprietà natriuretiche e attenuare gli effetti negativi dovuti all’attivazione neuro-ormonale durante scompenso cardiaco acuto. Partendo da questi presupposti i ricercatori hanno voluto valutare nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta se alte dosi di spironolattone in aggiunta alla terapia standard producono una maggiore riduzione di NTproBNP a 96 ore rispetto alle cure standard. Lo studio condotto in un doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo ha valutato l'efficacia e la sicurezza di 100 mg di spironolattone al giorno rispetto al placebo. 360 pazienti con scompenso cardiaco acuto indipendentemente dalla frazione...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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