Nei pazienti con fibrillazione atriale sottoposti a intervento coronarico percutaneo (PCI) con posizionamento di stent, l’ anticoagulazione con un antagonista della vitamina K più la duplice terapia antipiastrinica (DAPT) con un inibitore P2Y12 e aspirina riduce il rischio di trombosi e ictus, ma aumenta il rischio di sanguinamento. L'efficacia e la sicurezza della terapia anticoagulante con rivaroxaban più uno o due antiaggreganti piastrinici sono incerte. Abbiamo randomizzato 2124 partecipanti con fibrillazione atriale non valvolare che sono stati sottoposti a PCI con impianto di stent a ricevere, in un rapporto 1: 1: 1, rivaroxaban a basso dosaggio (15 mg una volta al giorno) più un inibitore P2Y12 per 12 mesi (gruppo 1), un dosaggio molto-basso di rivaroxaban (2,5 mg due volte al giorno) più DAPT per 1, 6 o 12 mesi (gruppo 2), o la terapia standard con un antagonista della vitamina K a dose...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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