Dal momento che l’obesità costituisce un fattore di rischio per la fibrillazione atriale, Jamaly e colleghi hanno studiato se il calo ponderale ottenuto a seguito di un intervento di chirurgia bariatrica sia in grado di ridurre il rischio di fibrillazione atriale (FA) di nuova comparsa. Lo studio epidemiologico prospettico svedese SOS (Swedish Obese Subjects), condotto in Svezia presso 25 dipartimenti chirurgici e 480 centri sanitari primari fra il 1987 e il 2001, ha arruolato 4.021 individui obesi in ritmo sinusale e senza storia di FA; di questi, 2.000 soggetti sono stati sottoposti a un intervento di chirurgia bariatrica (gruppo chirurgico), e 2.021 soggetti obesi di controllo sono stati seguiti in maniera convenzionale (gruppo di controllo). L’end point considerato era la FA di nuova insorgenza, accertata tramite i codici diagnostici dei soggetti arruolati nello Swedish National Patient Register di...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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