Nei pazienti con ipertensione resistente resta da definire quale sia il trattamento farmacologico ottimale. In considerazione di ciò, lo scopo di questo lavoro era quello di testare l’ipotesi che l’ipertensione resistente fosse causata più frequentemente da un’eccessiva ritenzione di sodio e che, pertanto, lo spironolattone fosse più efficace di altri farmaci non diuretici in aggiunta alla terapia di base nel ridurre i valori pressori. In questo studio in doppio cieco, controllato vs placebo e cross-over sono stati arruolati pazienti di età compresa tra 18 e 79 anni, provenienti da 12 centri di cure secondarie e 2 centri di cure primarie del Regno Unito, con valori di pressione arteriosa sistolica clinica ≥ 140 mmHg (o ≥ 135 mmHg se diabetici) o domiciliare ≥ 130 mmHg (sulla base di 18 misurazioni in 4 giorni), malgrado terapia antipertensiva di combinazione con tre farmaci alla dose massima...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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