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Prevenzione dal rischio emorragico in pazienti affetti da fibrillazione atriale sottoposti a PCI
Fonte: C. Michael Gibson, M.D - N Engl J Med 2016; 375:2423-2434 December 22, 2016 DOI: 10.1056/NEJMoa1611594.

Nei pazienti con fibrillazione atriale sottoposti ad intervento coronarico percutaneo (PCI) con impianto di stent, l’anticoagulazione standard con un antagonista della vitamina K più la duplice terapia antiaggregante (DAPT) con un inibitore P2Y12 e l'aspirina riducono il rischio di trombosi ed ictus, ma aumentano il rischio emorragico. L'efficacia e la sicurezza di anticoagulazione con rivaroxaban più una o due antiaggreganti piastrinici non sono certe. Abbiamo assegnato in modo casuale 2124 partecipanti con fibrillazione atriale non valvolare che erano stati sottoposti a PCI con impianto di stent a ricevere, in un rapporto 1: 1: 1, rivaroxaban a basso dosaggio (15 mg una volta al giorno) più un inibitore P2Y12 per 12 mesi (gruppo 1), una bassissima dose di rivaroxaban (2,5 mg due volte al giorno) più DAPT per 1, 6 o 12 mesi (gruppo 2), o la terapia standard...continua a leggere

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