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Efficacia e sicurezza di dabigatran rispetto a warfarin nei pazienti con tromboembolismo venoso acuto in presenza di trombofilia. I risultati degli studi RE-COVER, RE-COVER II e RE-MEDY
Fonte: Goldhaber SZ et al Vascular Medicine 2016; 21: 506– 514.

Alcuni aspetti del trattamento del Tromboembolismo Venoso (TEV) con gli anticoagulanti orali diretti (DOAC) suscitano ancora dubbi. Tra questi, se i DOAC possano essere impiegati nei pazienti con TEV e trombofilia. Va chiarito che in nessuno degli studi clinici di fase III con questi farmaci venivano richiesti i test della trombofilia e che una trombofilia nota non rappresentava criterio di esclusione dalla partecipazione dei pazienti affetti. Pertanto, essi entravano nei citati studi, rappresentando il 2-18% della popolazione arruolata. Un contributo a chiarire questa problematica giunge da uno studio recente. Samuel Goldhaber e collaboratori hanno, infatti, pubblicato i dati di un’analisi post-hoc degli studi RE-COVER e RE-COVER II e dello studio RE-MEDY. Si tratta, per i primi due, di studi di fase III che confrontavano dabigatran con warfarin per il trattamento iniziale del TEV, mentre nel RE-MEDY il trattamento oggetto di studio era la fase prolungata. Nel RE-COVER e RE COVER II i pazienti che venivano valutati per l’eventuale presenza di trombofilia erano il 34%. Di essi l’8.2% in dabigatran ed il 7.8% in warfarin risultavano affetti da una trombofilia (il Fattore V Leiden era quella più frequente). Nel RE MEDY i soggetti valutati erano il 48% e di essi il 18.3% in entrambi i gruppi risultava affetto da trombofilia. Complessivamente, nei tre studi 711 pazienti erano...continua a leggere

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