Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Christina L. Fanola della Boston University School of Medicine. Nello studio si è voluto valutare i fattori di incidenza e di rischio per la disfunzione renale grave nei pazienti che necessitano di terapia anticoagulante orale con lo scopo di fornire un aiuto nella scelta iniziale del farmaco e dare una base razionale per l’intervallo di monitoraggio della funzione renale nei pazienti a cui è stato prescritto un anticoagulante orale. Da gennaio 2007 a dicembre 2010 sono stati arruolati consecutivamente i pazienti trattati con warfarin per la fibrillazione atriale o tromboembolismo venoso. In questi pazienti è stata valutata la funzione renale al basale, e sono stati controllati fino a quando la clearance della creatinina (CrCl) è scesa sotto 30 ml / min. Dei 787 pazienti identificati, 34 sono stati esclusi per...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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