Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Mark S. dell’UT Southwestern Medical Center di Dallas. Partendo dal presupposto che non è noto se il tipo di fibrillazione atriale (FA) modifica il rapporto rischio / beneficio della terapia anticoagulante e considerando che nello studio ENGAGE AF-TIMI 48 l'inibitore del fattore Xa edoxaban era non inferiore a warfarin nel prevenire ictus o eventi embolici sistemici e presentando minori sanguinamenti e una ridotta mortalità cardiovascolare, i ricercatori hanno esaminato la FA dei 21 105 pazienti all’arruolamento classificandoli come affetti da FA parossistica ( < durata di 7 giorni), FA persistenti (≥ 7 giorni, ma < 1 anno), o FA permanente (≥1 anno o cardioversione falliti). Gli endpoint di efficacia e sicurezza sono stati valutati durante i 2,8 anni follow-up medio e...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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