Una limitazione dell'aspirina è che alcuni pazienti, in particolare quelli con il diabete, possono non avere un ottimale effetto antiaggregante. L'obiettivo di questo studio era determinare se la biodisponibilità orale media la non-responsività. La velocità e l'entità della generazione di trombossano sierico e la farmacocinetica dell'aspirina sono stati misurati in 40 pazienti con diabete in uno studio randomizzato a singolo cieco, triplo crossover. I pazienti sono stati esposti a tre formulazioni di aspirina da 325 mg: aspirina classica, aspirina PL2200 (a base lipidica a rilascio modificato) e aspirina gastroresistente a rilascio prolungato. Il tasso di non-responsività all'aspirina è risultato pari al 15.8%, 8.1% e 52.8% per l'aspirina classica, aspirina PL2200 e aspirina gastroresistente (p<0.001 per entrambi i confronti vs l'aspirina gastroresistente; p=0.30 per il...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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