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NAVIGANDO TRA SCILLA E CARIDDI

Quando il rischio emorragico ed il rischio trombotico competono per il primato..

C.R. è un uomo di 58 anni, iperteso, dislipidemico, con storia di FA parossistica per cui è stato già sottoposto ad ablazione trans catetere circa 2 anni prima ma che ha avuto una recidiva di FA dopo circa 10 mesi, ed ha rifiutato un nuovo trattamento transcatere. In seguito a calo ponderale e ad un buon controllo dei valori pressori, gli episodi di FA, che lui riconosce molto bene sono < 1 mese, di breve durata ed immediatamente responsivi a “pill in the pocket” con flecainide. A domicilio assume Dabigatran 150mg bid, Ramipril 5 mg/die, Allopurinolo 100mg/die, Atorvastatina 20mg, Bisoprololo 2.5mg, Flecainide 100mg al bis. Per insorgenza di dolore toracico oppressivo, viene accompagnato dal 118 presso il ns PS dove viene fatto riscontro di infarto miocardico acuto in sede inferiore (STEMI inferiore) (Figura 1). All’ecocardiogramma, riscontro di frazione di eiezione del 45% con ipocinesia della parete inferiore. Nessuna valvulopatia rilevante. Viene inviato immediatamente in Sala di Emodinamica per studio coronarografico. Prima dell’inizio della procedura, al paziente non è stato somministrato alcun anticoagulante eparinoide ma: 500mg di aspirina, 600mg di clopidogrel ed un gastroprotettore. Procedura effettuata per via radiale destra, con metà dose di eparina. La coronaria sinistra appariva diffusamente malata ma senza...continua a leggere

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