Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Betz JK della University of Colorado, Denver. Partendo dalla considerazione che gli studi clinici sui defibrillatori impiantabili (ICD) in prevenzione secondaria per la morte cardiaca improvvisa sono stati condotti quasi 2 decenni fa e hanno arruolato pochi pazienti anziani, i ricercatori hanno voluto valutare morbilità e mortalità dei pazienti anziani trattati con ICD in prevenzione secondaria nella pratica clinica attuale. Sono stati identificati dal National Cardiovascular Data Registry 12.420 soggetti sottoposti per la prima volta in prevenzione secondaria ad impianto di ICD tra il 2006 e il 2009 in 956 ospedali degli Stati Uniti e seguiti per morte, ricovero in ospedale, e ammissione ad una struttura d'assistenza sanitaria (tipo RSA) nei 2 anni successivi e stratificati per età (da 65 a 69, da 70 a 74, da 75 a 79, e ≥ 80 anni). L'età...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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