L’aumento della variabilità della pressione arteriosa predice il rischio cardiovascolare ma, ad oggi, non sono disponibili valori di riferimento per l’utilizzo clinico di questo parametro. In questo studio di popolazione su 6.238 soggetti (età media 60 anni, 56% donne) è stata valutata la variabilità della pressione arteriosa domiciliare come coefficiente di variazione della misurazioni mattutine da 3 a 7 giorni. Durante un follow-up di circa 9 anni, sono state registrate 304 morti per cause cardiovascolare e 715 eventi cardiovascolari. Un aumento di una deviazione standard della variabilità pressoria domiciliare sistolica e diastolica è stato associato ad un aumentato rischio di mortalità (1.17/1.22; limiti di confidenza al 95%, 1.06-1.30/1.11-1.34; P=0.003/<0.0001) ed eventi cardiovascolari (1.13/1.14; limiti di confidenza al 95%, 1.05-1.21/1.07-1.23; P=0.0007/0.0002). I soggetti nel decile più...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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