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“Antagonizzabile” è meglio…

Un uomo di 74 anni è giunto in PS, dopo incidente stradale durante il quale ha riportato un trauma chiuso al torace e minime escoriazioni alle braccia, riferendo un forte dolore interscapolare. Il tracciato ECG era normale, la lastra del torace e l’ecocardiogramma sostanzialmente non dirimenti, per cui e’ stato sottoposto a TC dell’aorta che ha mostrato la presenza di una dissezione con ematoma dell’aorta ascendente, localizzata e senza coinvolgimento dei tronchi sovraortici nè del pericardio. I parametri emodinamici erano stabili, con PA 140/90mmHg, FC 80bpm. Eupnoica in aria ambiente.
La terapia domiciliare prevedeva: dabigatran etexilato mesilato (150 mg/bid a causa di una fibrillazione atriale parossistica) e amlodipina 10 mg con idroclorotiazide 12.5 mg per ipertensione arteriosa essenziale. Il paziente è andato incontro ad un rapido deterioramento delle condizioni emodinamiche per cui è stato intubato e ventilato meccanicamente. Ad un ecocardiogramma di controllo, è stata osservata la presenza di un significativo versamento pericardico. Al test di coagulazione, si è osservata una attività protrombinica del 30%, INR di 2.00, aPTT di 60.2 secondi, conta piastrinica e funzione renale normale. A quel punto, è stato somministrato Idarucixumab [1] secondo protocollo e, nel frattempo, attivato sia l’“ECMO” team che la sala operatoria cardiochirugica. Si è optato,...continua a leggere

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