L’alimentazione è essenziale nella prevenzione e nel trattamento del diabete di tipo 2 perché migliora non solo il controllo glicemico ma aiuta a controllare anche altri fattori di rischio cardio metabolico come pressione arteriosa, colestrerolo e peso corporeo. Oltre il 7% degli italiani è diventato vegetariano e l’1% vegano. Recentemente si sono diffuse la dieta paleolitica e quella chetogenica che attirano con la promessa di dimagrire senza sentire fame. Durante Panorama Diabete 2017 la SID ha dedicato molto spazio all’interno del convegno per fare luce sui regimi alimentari alternativi (diete vegetariane, chetogeniche, paleolitiche) che molto si discostano, dalla dieta mediterranea. Le evidenze scientifiche disponibili non consentono di valutare gli effetti a lungo termine delle diete vegetariana, vegana, chetogenica e paleolitica sul diabete tipo 2 e le sue complicanze. Viceversa la dieta mediterranea, basata sull’introiti di alimenti ricchi di fibre provenienti da ortaggi, frutta e cereali non raffinati e povera di grassi di origine animale, è stata ampiamente studiata dimostrando i suoi benefici sia sul controllo del diabete sia sul rischio cardiovascolare. Le diete vegana/vegetariana rappresentano dei pattern dietetici estremi che non possono essere facilmente proposti alla maggior parte dei pazienti affetti da diabete di tipo 2 nel mondo occidentale. Se paragonate insieme, l’efficacia delle diete sulla...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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