Questo studio svedese ha valutato se l’incremento del rischio di scompenso cardiaco (SC) che si osserva nei pazienti affetti da artrite reumatoide (AR) sia mediato dalla cardiopatia ischemica (CPI) oppure no. Due coorti contemporanee di pazienti svedesi affetti da AR sono state messe a confronto con la popolazione generale (controllo) con una proporzione 1:10; attraverso registri sanitari epidemiologici su larga scala, sono stati individuati i casi di una prima diagnosi di scompenso cardiaco (SC), classificati poi come ischemico o non ischemico sulla base della presenza di una diagnosi di CPI in ogni singolo paziente. Sono stati quindi calcolati i tassi di rischio relativo per una storia di SC prima dell’insorgenza della FA attraverso gli odds ratio (OR) e sono stati calcolati i tassi di rischio relativo di incidenza di SC nell’AR attraverso gli hazard ratio (HR). Al momento dell’insorgenza dell’ AR, una storia di SC non...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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